Dopo la rottura con la Francia, questa nuova consegna di armi è l’ennesimo segno di vicinanza tra la giunta al potere di Bamako e Mosca.

Le autorità del Mali hanno preso in consegna, giovedì 19 gennaio, caccia russi Sukhoi Su-25, caccia Albatros L-39 di progettazione ceca e elicotteri Mi-8 dell’era sovietica. Lo ha riferito un corrispondente dell’AFP a Bamako. Secondo l’agenzia di stampa, l’equipaggiamento militare consegnato dalla Russia comprendeva almeno una decina di aerei. È stata l’ultima consegna del genere resa pubblica dalle autorità. Trasferimenti simili sono stati effettuati nel marzo 2022 e nell’agosto 2022. Le autorità del Mali hanno confermato l’acquisto dei velivoli ma senza fornire ulteriori dettagli, come ad esempio l’importo.

La giunta al potere dal 2020 è stata accusata di aver coinvolto il gruppo paramilitare russo Wagner alla fine del 2021, le cui operazioni militari sono state criticate da diversi paesi, in testa gli Usa che hanno deciso di etichettare il gruppo come “entità criminale transazionale”. L’esercito, che ha spinto per una rottura con la Francia, ha rifiutato tale ipotesi e ha invece dichiarato di aver restaurato la partnership a lungo termine con la Russia e le sue forze armate. Il capo dell’aeronautica del Mali, il Maggiore Generale Allou Boy Diarra, ha parlato di “aumento della forza militare” alla cerimonia di consegna delle attrezzature russe, che “è diventata quasi una routine”. Gli aerei consegnati sono destinati a supportare le forze di terra, dove combattono i jihadisti. La giunta afferma di aver ripreso l’iniziativa contro i jihadisti.