Bollette, caro energia, alimentari: le proposte di Altroconsumo per superare l’inverno

L’associazione di consumatori Altroconsumo stila una lista di proposte ai partiti su aspetti fondamentali per i consumatori, tra cui bollette, carburante, inflazione e trasporti. Lo scopo: aiutare i cittadini ad affrontare la crisi energetica ed economica che si profila all’orizzonte.

L’inverno rischia di essere rigido, molto più rigido e duro forse di quello che abbiamo vissuto durante la pandemia. E mentre i media ed il governo esultano per la controffensiva ucraina senza preoccuparsi invece di quello che sarà l’inverno degli italiani, Altroconsumo invece pensa a delle cose concrete e stila una serie di proposte ai sette partiti impegnati nelle elezioni politiche affinché certi temi, cari ai cittadini, vengano presi in considerazione dal futuro governo.

Ecco alcune proposte che hanno attirato la nostra attenzione:

ENERGIA: RIDURRE LE BOLLETTE E VIGILARE

Con la crisi energetica in corso i consumatori si trovano ad affrontare prezzi di luce e gas insostenibili che, senza interventi concreti ed efficaci, potrebbero lievitare ancora. L’associazione Altroconsumo propone di mantenere tutti gli strumenti che riducono gli importi delle bollette attualmente previsti: azzeramento degli oneri di sistema della bolletta elettrica, Iva al 5% nella bolletta del gas, confermare la possibilità di rateizzazione delle bollette, ridurre ulteriormente la tassazione se, come purtroppo si prevede la situazione dei prezzi dovesse peggiorare: in particolare intervenendo su accise e addizionali regionali, fino ad ora non coinvolte nei provvedimenti di riduzione, adeguare agli aumenti i bonus sociali previsti per le famiglie che ne hanno più bisogno, vigilare sulle compagnie energetiche, in particolare sul versamento delle imposte sugli extraprofitti; sui call center ingannevoli che tentano di far sottoscrivere contratti non richiesti e sull’applicazione della norma che blocca gli aumenti tariffari da parte del proprio fornitore. Proponiamo anche di estendere la validità di questa norma contenuta nel decreto Aiuti bis fino a settembre 2023.  

BENZINA: IVA AZZERATA PER PREZZI PIÙ BASSI

Il taglio di 0,25 euro delle accise prorogato dal Governo fino al 5 ottobre è una misura importante ma resta insufficiente se non si trasforma in un intervento duraturo che vada ad agire direttamente sull’Iva. Altroconsumo propone l’azzeramento dell’Iva sui carburanti per assorbire le continue variazioni al rialzo del loro costo industriale.

TRASPORTI: PIÙ SOSTENIBILITÀ CON LOCALE E ELETTRICO

Nel settore dei trasporti secondo Altrconsumo serve lavorare per rendere il sistema più efficiente e sostenibile. Per questo l’associazione chiede sostegno al trasporto pubblico locale: il bonus trasporti va rinnovato per il biennio 2023-25, estenendo la sua corresponsione a un’Isee massimo di 40.000 euro; allo stesso modo, l’importo riconosciuto deve esser parametrato al costo medio del trasporto pubblico locale che varia notevolmente nelle diverse zone d’Italia. Occorre un intervento sulle infrastrutture e sul parco mezzi, eliminando i veicoli più obsoleti, che consumano di più e inquinano di più; necessario, inoltre, un miglioramento dell’interoperabilità tra mezzi di spostamento, aiuti per l’acquisto di auto elettriche almeno fino al 2025 e più strutture di ricarica efficienti;

PREZZI ALIMENTARI E CASA: PIÙ SOSTEGNO DALLO STATO

I prezzi dei prodotti alimentari continuano ad aumentare in maniera preoccupante, trainati anche dai rincari nei costi delle materie prime e dai costi energetici della produzione. Altroconsumo propone: interventi mirati, inclusi buoni spesa per i redditi medio-bassi, erogazione dei buoni pasto in busta paga mantenendo le agevolazioni fiscali oggi previste per aziende e dipendenti. Per i consumatori che ricevono i buoni pasto dal proprio datore di lavoro, è infatti sempre più difficile spenderli in quanto spesso non accettati dagli esercenti a causa delle alte commissioni di incasso. Questo limita ancora di più l’utilizzo di una fonte economica importante per i dipendenti italiani, che potrebbero usufruirne anche per la spesa alimentare. Versare i buoni pasto direttamente in busta paga garantirebbe una entrata effettiva ai dipendenti in un momento di grave crisi economica del Paese. 

Ed inoltre: credito e aiuti dello Stato ai giovani per l’acquisto o l’affitto della casa. Il 2022 si è aperto con delle misure di sostegno per i giovani under 36 che avrebbero dovuto avere accesso a una garanzia estesa del Fondo statale Consap, per ottenere con facilità mutui al 100% a tassi calmierati. Come dimostrano le inchieste di Altroconsumo  da marzo purtroppo le banche non offrono più mutui a tasso fisso e tassi variabili con difficoltà. Questo perché i mutui garantiti prevedono dei tassi calmierati che, secondo le banche, sarebbero antieconomici. Altroconsumo invita a prevedere rate sostenibili per i giovani “controllate” dallo Stato. Per il 2022 sono stati stanziati 490 milioni di euro che rischiano di non essere usati. La richiesta è che questi stanziamenti,rimpinguati con altri che potrebbero essere veicolati dal Pnrr, siano usati per fare credito ai giovani per l’acquisto o per coprire i costi dell’affitto dell’abitazione principale. Occorre che lo Stato ripaghi una percentuale delle rate dei mutui garantiti o una percentuale degli affitti in un momento storico così particolare in cui la casa rischia di essere un bene inaccessibile per i giovani, in una situazione aggravata dall’inflazione e dai tassi di interesse in crescita.

AltroConsumo

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